Servizio
Agenzia SEO
Prima di ottimizzare: il SEO Audit
Fare un SEO Audit può essere un processo interamente manuale oppure ci si può avvalere di tool automatici. In ogni scenario, la finalità rimane quella di esaminare vari elementi di un sito web che concorrono al posizionamento sui motori di ricerca: dai contenuti, alla sua architettura e alberatura delle pagine, ai link entranti e uscenti, passando per il codice HTML e altre peculiarità tecniche, con l’intenzione di scoprire zone d’ombra o margini di miglioramento.
Molte volte si decide di procedere con un Audit SEO per rifinire e ottimizzare il sito, ma può anche servire a giudicare la qualità del servizio offerto da un’agenzia o un esperto SEO. Non dimentichiamo che è buona norma eseguire questi controlli a intervalli regolari per tenere d’occhio le performance del sito e scovare potenziali intoppi che potrebbero ostacolare il suo posizionamento sui motori di ricerca.
Perché avere una strategia di
Search Engine Optimization
Vediamo in tre brevi punti in cosa consiste la SEO e quando bisogna includerla nel proprio piano di marketing online
Cosa è la SEO
La SEO è la pratica attraverso cui si attuano delle azioni volte a migliorare il posizionamento di un sito sui motori di ricerca
Perché farla
A differenza dell'advertising a pagamento, la SEO risponde al bisogno degli utenti che consapevolmente cercano qualcosa
Come farla
Ottimizzare un sito web per i motori di ricerca richiede competenze trasversali, ragion per cui molti imprenditori la esternalizzano
Keyword research, l'analisi delle parole chiave
Saper scegliere le giuste parole chiave è fondamentale nell’arte dell’ottimizzazione per i motori di ricerca. Si tratta di individuare quelle parole o espressioni che la gente potrebbe digitare quando cerca un prodotto o un servizio simile al tuo.
Inserire queste parole chiave in modo fluido e coerente all’interno dei testi del tuo sito, delle pagine speciali e delle tue campagne pubblicitarie fa sì che i motori di ricerca colgano subito l’essenza del tuo sito e lo presentino a chi sta effettuando ricerche con quei termini.
Esistono molte risorse online, come Google Ads Keyword Planner o Ahrefs, che ti possono assistere nell’analisi delle parole chiave dove, dopo aver inserito le parole di proprio interesse, verrano restituiti dati come il numero di ricerche mensili per quella specifica parola, quanto sia arduo posizionarsi bene con quel termine e quanto potrebbe costare fare pubblicità a pagamento per quella keyword.
È cruciale selezionare parole chiave pertinenti al proprio settore e che abbiano un equilibrato volume di ricerche: né troppo poche, né eccessive, per avere reali possibilità di emergere e fare la differenza. Bisogna inoltre ricorda che non basta focalizzarsi sul sito nel suo complesso, ogni singola pagina merita una sua strategia, calibrata sulle parole chiave più adatte.
Ottimizzazione vs manipolazione
Nella nostra Agenzia, come specialisti SEO, poniamo al centro della nostra attività l’intento di chi effettua la ricerca. Prima di apportare modifiche a una pagina per renderla più visibile, ci chiediamo se quella pagina sia veramente tra i contenuti che Google potrebbe voler mettere in primo piano. Se la risposta è negativa, il lavoro potrebbe rivelarsi vano per le seguenti ragioni:
- Durabilità limitata: Google mira a mostrare i contenuti più rilevanti per gli utenti quando effettuano una ricerca. Un buon posizionamento ottenuto rapidamente potrebbe non mantenere la sua supremazia se non è realmente meritevole.
- Qualità discutibile: nel passato, alcuni esperti SEO erano capaci di far emergere contenuti di bassa qualità. Tale pratica, oltre ad essere meno efficace oggi, potrebbe portare a penalizzazioni se eccessivamente forzata.
La SEO, di per sé, è un’arte strategica che richiede di:
- trovare opportunità all’interno di un mercato,
- analizzare i competitor,
- introdurre e testare nuove soluzioni,
- valutare regolarmente i progressi.
Potrebbe essere talmente entusiasmante forzare l’ottimizzazione al punto di incappare nell’iperottimizzazione o addirittura in tattiche discutibili di black hat seo. Tuttavia, rispettare (quasi) alla lettera le direttive di Google è cruciale per ottenere i benefici desiderati.
Un metodo potente, ma rischioso, per far emergere un sito web è l’utilizzo di link manipolatori, dato che i link influiscono notevolmente sul posizionamento. Ma attenzione: Google si impegna costantemente per garantire la qualità dei risultati di ricerca e contrasta queste tattiche attraverso penalizzazioni, sia manuali sia basate su algoritmi (come l’aggiornamento Penguin). Queste azioni punitive possono escludere un sito dalle ricerche, declassarlo di molte posizioni o neutralizzare l’effetto dei link manipolatori.
Analizzare la SEO di un sito web
L’ottimizzazione per i motori di ricerca dovrebbe sempre prevedere un approccio olistico all’analisi. Ogni aspetto di un sito web andrebbe analizzato e qui di seguito illustriamo quali sono questi aspetti da considerare.
In ambito SEO, si valuta anche l’esperienza dell’utente sul sito, compresi la facilità di navigazione, la velocità di caricamento delle pagine e l’usabilità del sito su dispositivi mobili. In questa circostanza, di pari passo a quella dell’analisi tecnica e contenuistica, va effettuato un accurato check e relativa ottimizzazione dei Core Web Vitals. È quindi importante analizzare i dati di traffico del sito per comprendere il rendimento delle pagine e identificare eventuali problemi di traffico, così come si valutano le prestazioni del sito sui motori di ricerca, compresi i tassi di clic, il posizionamento per le parole chiave di riferimento e il traffico organico già ottenuto. Sempre in questa occasione si effettua un’analisi dei link in entrata e in uscita: i link in entrata (backlink) possono infatti avere un impatto significativo sulla visibilità. Durante e prima di una strategia SEO, si valutano il numero e la qualità dei link in entrata al fine di assicurarsi che siano di alta qualità e pertinenti. Allo stesso modo, si valutano anche i link in uscita per assicurarsi che non danneggino la reputazione del sito.
In questa fase, si valuta la struttura del sito, compresi i link interni e i percorsi di navigazione, al fine di assicurarsi che siano organizzati in modo logico e facili da seguire per i motori di ricerca, seguendo quella che viene generalmente identificata come la migliore struttura possibile, ossia a Silos. Durante quest’analisi si identificano e si risolvono anche eventuali problemi tecnici che potrebbero influire negativamente sul rendimento del sito sui motori di ricerca, come ad esempio errori 4XX, 5XX e così via, eventuali redirect temporanei o permanenti come, ma non solo, i 302 e i 301 (oltre che 307 e 308), e così via.
Durante un processo di valutazione della SEO di un sito web, è importante verificare che il contenuto del sito sia unico, di alta qualità e pertinente per le parole chiave di riferimento. Che tutti gli argomenti trattati dal sito vengano menzionati in modo univoco e non vadano in competizione tra loro (creando il cosiddetto effetto “cannibalizzazione”, che gli intenti di ricerca vengano rispettati e che non si faccia keyword stuffing, ossia che non venga ripetuta in modo superfluo e ossessivo una keyword credendo che questo sia il modo giusto per posizionare una pagina su Google.
Fattori che incidono nel posizionamento SEO
La SEO va immaginata come una grande macchina con molti piccoli ingranaggi in movimento, che a volte può mettere seriamente alla prova anche i SEO più esperti. Come fare in modo che tutto funzioni perfettamente?
Quando parliamo di Crawling e Indexing, ci riferiamo all’attitudine che un sito web ha ad accogliere e orientare lo Spider di Google (ossia il sistema composta dai crawler che Big G. utilizza per scandagliare il web nella sua totalità). Accogliere e orientare un crawler, in generale, vuol dire fornirgli percorsi semplici e di facile intuizione: il bot dovrà poter seguire facilmente tutti i percorsi e tornare indietro con la stessa facilità, verificando così il più velocemente e frequentemente possibile le pagine del sito, anche quelle più profonde, sapendo sempre dove si trovi all’interno del suo percorso di scansione.
Di seguito vediamo una lista più o meno tecnica di attività da verificare/fare quando si controlla/crea un sito web. Per quanto questa lista sia piuttosto limitata rappresenta un buon inizio e un buon inquadramento di quali attività essenziali andranno fatte riguardo questo aspetto.
- Creare un file Robots.txt per il sito rispettando la sintassi richiesta da Google
- Testare il file Robots.txt in modo da essere sicuri che sia trovabile da un crawler
- Risolvere tutti link rotti, i cosiddetti broken-link
- Verificare che tutte le pagine siano raggiungibili con massimo 3 click e non oltre (questa è tuttavia una considerazione empirica che non ha, ad oggi, nessuna garanzia di successo)
- Qualora vi fossero dei redirect, verificare che siano Google-friendly e che rispettino gli standard
- Dove appropriato, verificare la presenza del tag canonical
- Inviare regolarmente la Sitemap a Google
Quando parliamo di SEO On-Page ci riferiamo a tutte le attività che non richiedono una grandissima abilità tecnica ma che sono di fondamentale importanza nella comunicazione al motore di ricerca del nostro impegno nel creare contenuti di valore.
Non potendoci soltanto limitare a scrivere ottimi post o descrizioni dei prodotti, dobbiamo fare in modo che questi contenuti vengano presentati con pertinenza e competenza, sistemando tutte le imperfezioni semi-tecniche utili a garantire al motore di ricerca una rapida consultazione di questi contenuti e una ancora pià rapida contestualizzazione. Vediamo quindi quali sono alcuni degli interventi di maggior rilievo da approntare.
- Ottimizzare i tag Title, farlo per ogni pagina e non solo per la home o le pagine più importanti
- Risolvere il problema dei duplicati raggruppando gli argomenti (tranne in alcuni specifici casi, anche se per far questo servirà un esperto)
- Nelle pagine dove vi è un’alta percentuale di HTML, sarebbe opportuno aggiungere molti contenuti (testuali e visivi) di valore
- Verificare se Google stia in qualche modo modificando i title e description per come appaiono sulle SERP
- Aggiungere gli Alt text alle immagini dove necessario, rimuovendoli dalle immagini decorative o comunque dove non necessario
- Assicurarsi che tutti i file caricati dalla pagina abbiano nomi significativi per il Search Intent dei propri utenti
La SEO tecnica è spesso mal interpretata, sono molti i giovani SEO che abbozzano attività generiche credendo di star agendo sulla cosiddetta SEO On-Site, ossia quella tecnica incentrata specialmente sulle performance. Non saranno dei plugin di WordPress a cambiare drasticamente la resa di un sito web, potranno di certo aiutare e facilitare il lavoro ma alla base sono richiesti interventi -spesso- manuali.
Quando parliamo di SEO Tecnica, dunque, facciamo riferimento a tutte quelle attività che, concorrendo alle performance, vanno effettuate per la maggiore su configurazioni della macchina virtuale o fisica dove il sito sia hostato, sul codice e sugli aspetti macro dell’usabilità. Un’osservazione è d’obbligo: anche se molte di queste attività che andremo a elencare a titolo esemplificativo potranno essere completate con l’ausilio dei sopracitati plugin, è opportuno segnalare che alla base dovrà esserci comunque una certa competenza nella loro configurazione per sapere quando, come e cosa andare a modificare.
- Ridurre il codice al minimo, eliminando elementi superflui come Javascript di librerie inutilizzate
- Minificare il codice quando molto pesante in modo da favorire i tempi di caricamento
- Comprimere le immagini pre-caricamento e se necessario servirle in formato WebP per gli utenti di Chrome
- Implementare AMP per rendere il sito maggiormente mobile-friendly (generalmente questa pratica è utile solo per i portali editoriali)
- Monitorare e ottimizzare all’estremo i Core Web Vitals, sia riguardo le performance che riguardo l’User Experience
Quest’ultimo punto potrebbe non essere di fondamentale importanza per tutti in quanto non tutti i siti presentano una versione multilingua. Qualora però questa evenienza si verifichi, sarà necessario affrontare i diversi punti di questa lista sottostante (e non solo) al fine di garantire non solo una corretta analisi da parte del motore di ricerca, ma ancora più importante una corretta indicizzazione.
- Aggiungere o verificare la presenza dell’attributo rel=”alternate” e degli hreflang appropriati
- Dichiarare il sistema di codifica dei caratteri che si utilizzeranno (dipende naturalmente dalla lingua nel caso di alcuni segni)
- Scegliere come effettuare lo switch di lingua, se con un selettore o in automatico
- Verificare che non solo la lingua ma anche il “Country code” sia configurato correttamente in fase di preselezione
Perché siamo la migliore agenzia SEO?
Prima di concludere, come agenzia desideriamo evidenziare le principali attività che caratterizzano un sito web ben realizzato. Di seguito troverete una lista arricchita da alcuni elementi visuali tratti da una guida di aHrefs, uno degli strumenti che prediligiamo (assieme a SemRush) per svolgere Analisi SEO.
Le successive checklist rivestono un’importanza fondamentale. Se un sito sito non si allinea a questi criteri e non segue scrupolosamente queste best practice della SEO, o se proprio non si riesce a venire a capo dello stato in cui versi il proprio sito web, suggeriamo di scriverci e commissionarci un’analisi del portale. Questo permetterà di individuare gli eventuali errori critici e determinare le migliori strategie correttive.
Di seguito vedremo quindi tutte le attività specifiche che andremo a verificare e condurre, qualora mancanti o incomplete, sui siti web dei nostri clienti o prospect che ci richiedano una consulenza.
Basi della SEO
Per assicurarsi che i motori di ricerca possano leggere correttamente le informazioni del proprio sito web, è importante utilizzare strumenti come Google Search Console e Bing Webmaster Tools. Questi strumenti permettono di ottimizzare l’interazione tra il sito e il motore di ricerca per garantire una corretta indicizzazione e posizionamento.
Per monitorare il traffico e le conversioni sul proprio sito web, Google Analytics, ora GA4, è una soluzione preziosa. Grazie a sofisticati strumenti di misurazione, si possono facilmente analizzare e filtrare le metriche per avere una visione dettagliata del rendimento del sito.
La maggior parte dei siti web che produciamo utilizzano WordPress come piattaforma. L’installazione e la configurazione del giusto plugin SEO (senza installarne di superflui) sono elementi cruciali per ottenere risultati rapidi e tangibili.
Per favorire la corretta indicizzazione di un sito web, è fondamentale creare una Sitemap e scrivere un file Robots.txt che descriva come i motori di ricerca devono interagire con il sito. Queste attività sono altrettanto importanti sia per i nuovi siti che per quelli già attivi.
Infine, per migliorare ulteriormente il rendimento SEO di un sito, si utilizzano strumenti avanzati come Ahrefs Webmaster Tools. Si tratta di una soluzione per professionisti che fa parte di uno dei software per la SEO più popolari al mondo.
SEO tecnica
Quando si sta progettando un sito web, è importante considerare la sua struttura. Questo significa decidere la profondità delle pagine rispetto alla home e come sarà possibile navigare all’interno del sito. Una struttura ad albero è considerata una delle opzioni migliori.
È importante che il sito sia facilmente accessibile ai bot dei motori di ricerca, in modo che possano esplorare e indexare tutte le pagine. In altre parole, il sito deve essere facilmente scrapabile.
Il sito deve anche essere indicizzabile, ovvero non ci devono essere impedimenti alla sua inclusione nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca (SERP).
Per garantire la sicurezza dei navigatori, il sito web deve utilizzare il protocollo di sicurezza HTTPS, che si riconosce dalla scritta “https” nella barra degli indirizzi del browser. Questo protocollo è anche nono come SSL.
Inoltre, tutti i contenuti del sito web devono essere ospitati sul medesimo dominio, evitando di riproporre contenuti su più domini diversi.
Il sito deve anche garantire un caricamento veloce dei contenuti e delle tecnologie utilizzate.
Inoltre, il sito web deve essere facilmente navigabile su dispositivi mobili come smartphone e tablet, ovvero deve essere mobile-friendly.
Per ottimizzare le prestazioni, è importante utilizzare immagini compresse. Sui siti WordPress, questo può essere ottenuto con l’utilizzo di plugin o magari sottoscrivendo abbonamenti specifici a Cloudflare.
Infine, è fondamentale correggere eventuali pagine rotte o contenenti errori gravi per la SEO, sia nel codice che nel contenuto oltre che nell’aspetto al fine di favorire la permanenza degli utenti.
Evitare di creare pagine con contenuti duplicati, utilizzando URL diversi per la stessa pagina (in termini di contenuto), è anche cruciale per la SEO.
Ricerca parole chiave
Per ogni pagina web, è importante individuare la parola chiave principale sulla quale vogliamo concentrarci e per la quale si intende posizionare la pagina. Questa parola chiave sarà il punto di partenza per lo sviluppo di tutte le altre parole chiave.
Per ottenere i migliori risultati, dobbiamo comprendere le intenzioni di ricerca degli utenti per ogni pagina e fornire contenuti personalizzati che soddisfino queste esigenze. Ad oggi, possiamo definire l’insieme di queste attività come la migliore soddisfazione possibile del search intent.
In primo luogo, è necessario effettuare un’analisi per verificare le possibilità di posizionamento della pagina nei risultati di ricerca.
Per offrire contenuti di valore agli utenti, è necessario comprendere ciò che le persone stanno cercando online e le informazioni che desiderano ricevere quando navigano su di un sito. Per fare ciò, è necessario produrre contenuti che rispondano alle domande degli utenti e che siano utili per la loro esperienza online.
Analisi e modifica dei contenuti
Per rendere la lettura più fluida e accattivante, è importante considerare diversi fattori. Ad esempio, è fondamentale risolvere eventuali problemi di lettura, sia visivi che di contenuto.
Inoltre, è possibile scrivere un’introduzione accattivante che inviti il lettore a proseguire nella lettura della pagina.
Per creare una gerarchia del testo e rendere la navigazione più semplice, è possibile utilizzare sottotitoli, come H2, H3, H4, H5 e H6, organizzati in paragrafi.
Ancora, intervallare il testo con immagini aiuta a alleggerire la lettura e a rendere i contenuti più interessanti.
Per evitare di annoiare il lettore, è importante utilizzare frasi brevi e paragrafi concisi che vadano dritti al punto.
In caso di articoli molto lunghi, si consiglia di inserire un’indice rappresentativo dei contenuti gerarchici, noto come table of contents, in modo che il lettore possa facilmente navigare all’interno del testo.
SEO on-page
Per ottenere il massimo dal proprio sito web, è importante prestare attenzione all’URL, al titolo delle pagine, alla description intesa come valore di metadato e ai link.
Iniziare utilizzando URL corti e descrittivi che riflettano il contenuto delle pagine.
Scrivere titoli accattivanti e chiari all’interno dei tag title, assicurandosi che rimangano coerenti con il contenuto degli H1.
La meta-descrizione (o meta description) deve essere coinvolgente e persuadere gli utenti a cliccare sul risultato nella SERP.
È inoltre importante linkare fonti affidabili per argomenti che i lettori potrebbero voler approfondire.
È essenziale ottimizzare le immagini sia in termini di qualità che di peso, e inserire gli opportuni attributi ALT e Title in HTML.
Inoltre, utilizzare i dati strutturati per dare maggiore visibilità ai contenuti. Questo è aspetto è tuttavia super-tecnico e meriterebbe una dettagliata spiegazione a parte, per dare i nostri lettori un’infarinatura proponiamo il sito ufficiale dove raccogliere informazioni: https://schema.org.
Infine, includere link interni verso i contenuti più importanti e rilevanti del proprio sito per agevolare la navigazione degli utenti.
Link Building
Per ottenere il massimo risultato da un sito web, è importante analizzare le strategie di successo dei concorrenti più forti. Questo può essere fatto esaminando il loro profilo backlink con strumenti specifici.
Inoltre, non bisogna trascurare l’importanza di reclamare i link che sono stati persi nel tempo o che sono diventati broken link, presenti sulle pagine dei siti che linkano contenuti simili al proprio.
Un’altra attività importante è quella di ricercare menzioni del proprio sito su altri siti a tema, anche se questi non contengono link in uscita.
Importante è anche condurre un’attività di guestblogging, pubblicando post come ospite su molti siti di alta qualità, contribuendo questa pratica al raggiungimento di un pubblico più vasto e alla creazione di ulteriori opportunità di link building.
L’obiettivo principale è quello di concentrarsi sulle pagine più utili e di valore del proprio sito, cercando di promuoverle rispetto alle altre.
Ancora, è importante cercare persone e autori disposti a linkare pagine meno importanti del sito, anche se con minore sforzo nella ricerca.
Infine, creare una community attiva e coinvolta, in cui poter comunicare dettagliatamente i contenuti del sito, può aiutare a costruire una solida base di riferimento e a far aumentare il traffico proveniente dalla SEO.